Ingredienti
-
350 g Riso Vialone Nanoo Carnaroli
-
300 g Radicchio
-
2 bicchieri Vino Teroldego
-
1 l circa Acqua bollente
-
80 g Trentingrana grattugiato
-
1 cucchiaino Dado granulare di qualitàVegetale o di carne
-
30 g Burro freddo
-
3 cucchiai Olio extra vergine di oliva
-
q.b. Pepe
-
q.b. Sale
Intro
RISOTTO CON RADICCHIO E VINO TEROLDEGO
Scopri come preparare il famoso Risotto al vino rosso Teroldego Rotaliano, tipica ricetta trentina arricchito dal radicchio. Il Teroldego è un vino rosso corposo, leggermente fruttato, perfetto nel risotto. Va bene anche per bambini e astemi, infatti durante la cottura l’alcol evapora e rimangono solo profumo e aroma (e colore!) Ah: ottimo anche per una cena romantica.
Con la scusa di Biofach, Trentino Sviluppo mi chiese tempo fa di creare un video dove venivano inseriti prodotti di alcune aziende presenti alla maggior fiera del biologico al mondo, svolta ormai da qualche anno in quel di Norimberga.
Io accettai e tra mele, sidri, confetture, barrette, grappe e vini, rigorosamente biologici, scelsi una bella bottiglia di Teroldego, del buon olio extra vergine di oliva dell’Alto Garda, un po’ di Trentingrana e del dado da brodo di qualità.
Collegandomi a questo, vi lascio i link (basta che clicchiate sui nomi) dei siti delle aziende presenti a questa fiera internazionale:
LA RICETTA GIUSTA
A distanza di qualche giorno vi propongo la ricetta che ho pensato di fare: un bel risotto al radicchio e vino Teroldego, quindi un risotto corposo, elegante e ancora in linea con la stagionalità, infatti il periodo di questo vegetale che io adoro va da ottobre fino ad aprile.
In questo video ci tengo a spiegare al meglio su come ottenere un signor risotto, all’onda e cremoso, facendo quindi una gran figura quando lo presenterete a tavola ma senza eccessivi sforzi cari miei…
Il primo passaggio è la tostatura. Voi di solito quando fate un risotto al radicchio o comunque con delle verdure che perdono subito dell’acqua appena cominciano a cuocersi, come la fate? No, vi prego! Non ditemi che partite dalla cipolla, quindi con un soffritto (e qui non ci sarebbe nulla di sbagliato) e poi unite le verdure e infine il riso…
Fate così davvero? Nulla di più sbagliato.
I CONSIGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA
Voi allora non tostate il riso, ma fate da subito partire la cottura visto che fate “tostare” il riso direttamente nell’acqua, seppur poca” dei vegetali….
La tostatura del riso è importante: esalta il profumo del cereale, tendendo poi a tenere meglio la cottura, e sopratutto si avrà un risotto più cremoso e all’onda. Ricordatevi sempre di tostarlo in anticipo e aggiungete il radicchio dopo…
Poi anche la scelta della varietà del riso è importante: il mio preferito è il Vialone Nano, quindi piccolino, piuttosto pregiato e capace di tenere piuttosto bene la cottura e ricco di amido, quindi capace di regalare soddisfazione ogni volta che si va un risotto, sopratutto con le verdure o con pochi ingredienti.
Poi il vino, che regala in questa ricetta una morbidezza e avvolgenza meravigliosa. Sopratutto nel caso voi vogliate preparare una preparazione dove nella ricetta il vino è protagonista è ovvio che dovrete scegliere un vino buono, ma questo in realtà valerebbe sempre, perché si fa veramente fatica preparare un piatto buono partendo da prodotti scadenti.
Terminate poi con quella sapidità e dolcezza del Trentingrana combinata dall’avvolgenza di una noce di burro per mantecare. Provatelo se volete percepire la raffinatezza partendo da ingredienti semplici ma selezionati.
CLICCA QUA SOTTO PER LA VIDEO RICETTA
Procedimento
1
Fatto
|
Cominciamo...Partite affettando il radicchio a pezzetti piuttosto tozzi, per facilitare l'amalgama con il risotto e mettete a bollire il litro di acqua. Ora cominciamo con la cottura vera e propria del riso, quindi fate tostare a secco il riso fino a renderlo bollente, mescolandolo continuamente, quindi unite il radicchio, un pizzico di sale e sfumate con il vino. |
2
Fatto
|
Siamo già metà...Quando non si percepirà più il sentore alcolico, cuocete il risotto aggiungendo l'acqua bollente di tanto in tanto e mescolate piuttosto spesso, affinché l'amido presente nel chicco di riso fuoriesca e renda il risotto cremoso e ben legato. A metà cottura aggiungete il cucchiaino di dado direttamente nel riso e continuate la cottura fino al termine. Il risotto dovrà risultare al dente, mi raccomando, e a fuoco spento potrete aggiungere il Trentingrana grattugiato e il burro freddo. Perché freddo? Perché così il risotto si gonfierà grazie allo sbalzo termico. Impiattate immediatamente e godetevelo. |
3
Fatto
|
CONSIGLI:Date spesso una mescolata per distribuire l'amido in tutta la pentola (e per questo motivo vi consiglio di scegliere una pentola alta e non troppo largo per cucinare i risotti e possibilmente antiaderenti ma non è necessario) e aggiungete sempre il liquido caldo per far cuocere il riso: è importantissimo, perché altrimenti si otterrebbe un riso stracotto all'esterno e crudo internamente, quindi una piuttosto disomogenea. Fatemi sapere se questa ricetta vi è piaciuta e se la proverete. Un abbraccio |