Ingredienti
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Per l'impasto:
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500 g Farina di tipo 1oppure farina bianca o 400 g di farina bianca e 100 g di farina integrale di farro
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300 ml Acqua tiepida
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6 g Lievito di birra frescooppure 2 g se secco
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2 cucchiai Olio extra vergine di oliva
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2 cucchiaini rasi Sale10 g
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1 cucchiaino raso Zucchero
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Per il condimento:
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900 g Chicchi di uva nerameglio uva da vino o uva da schiacciata
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circa 100 g + 3 cucchiai Zuccherodipende dalla dolcezza dell'uva ma nella media 100 g saranno perfetti
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8 cucchiai Olio extra vergine di oliva di qualità
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3 rametti Rosmarino
Intro
LA SCHIACCIATA CON L’UVA: ricca di frutta ma non bagnata
La schiacciata all’uva è una focaccia tipica della Toscana. La ricetta è antica e della tradizione sopratutto fiorentina. Viene preparata nel periodo della vendemmia proprio perché la ricetta originale richiede l’uva da vino o comunque da schiacciata, caratterizzata da chicchi piccoli e saporiti. Per settembre è fantastica e almeno una volta all’anno questa ricetta facile e anche abbastanza veloce bisogna farla.
Una ricetta settembrina che dovete assolutamente fare almeno una volta in questo periodo. È tipica della Toscana e sopratutto del fiorentino e con questo dolce l’uva viene parecchio esaltata. Il gusto non è troppo dolce e si equilibra molto bene con la pasta della schiacciata. Preferite sempre l’uva da vino per prepararla o comunque l’uva da schiacciata. Fidatevi che il sapore vi appagherà molto di più e sopratutto le uve più rustiche, quindi appunto da vino, avendo dei chicchi più piccoli, rilasceranno meno acqua durante la cottura e quindi vi permetteranno di ottenere una focaccia scrocchiarella sotto e non bagnata.
In ogni caso qui vi spiegherò anche come avere una cottura perfetta in ogni caso perchè il metodo di cottura incide molto sulla riuscite. Cuocendola in 2 step, prima nella parte bassa del forno e poi nella parte alta riuscirete proprio ad avere una cottura a puntino e una buona caramellatura. In questo schiacciata una leggera caramellatura è fondamentale.
Un dolce perfetto per la colazione, per la merenda e per tutte quelle pause in cui percepite quella voglia di assaporare qualcosa di buono, godereccio ma rustico e casalingo, che segue l’onda della stagionalità. Vi sembrerà di avere un pò di settembre in bocca mentre la assaporate e vi posso dire che è molto piacevole ciò, sopratutto se amate quei sapori che si miscelano con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
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Procedimento
1
Fatto
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Partiamo dall'impasto...Create il solito impasto: quindi acqua tiepida con il lievito e il cucchiaino di zucchero. In una ciotola versate la farina o le due farine nel caso vogliate scegliere la farina bianca e quella integrale per creare una sorta di semintegrale fatta in casa. Unite l'acqua e l'olio e impastate prima nella ciotola e poi sul piano da lavoro. L'impasto tenderà a risultare leggermente appiccicoso ma non siate tentati ad aggiungere farina. Piuttosto ungetevi leggermente le mani per evitare che si appiccichi. |
2
Fatto
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Si stende e già si farcisce...Prelevate l’impasto e stendetelo su una teglia da forno oleata con carta forno. In un tegamino versate gli 8 cucchiai di olio e fatelo profumare con il rosmarino (basterà scaldare l’olio assieme all’erba aromatica leggermente), poi spegnete il fuoco e versate l'olio profumato in modo omogeneo sulla schiacciata. |
3
Fatto
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Si cuoce...Cuocete in forno ventilato per circa 40 minuti a 190 gradi. Preferite procedere in questo modo per una cottura migliore: Ricordatevi che sarà cotta a puntino quando sentirete un piacevole profumo di frutta cotta spadellata e la colorazione risulterà abbastanza brunita. Gustatela tiepida o freddo, sia a merenda che a colazione e come al solito quando vi pare. |
4
Fatto
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CONSIGLI:La farina utilizzata è una tipo 1, la mia semitegrale preferita perchè sta al mezzo della farina integrale e quella raffinata. Non appesantisce gli impasti ma conferisce comunque rusticità più sapore ma anche qui dipende dai gusti. Potreste tranquillamente preferire la classica farina bianca o utilizzare un'altra miscela che adoro, quindi una buona parte di farina bianca e una piccola quantità di farina integrale ma di farro per cambiare, ma anche qui se volete potreste sostituirla con quella di grano tenero. Sconsigliata invece quella di grano duro. Non potreste in quel caso chiamarla schiacciata toscana e in ogni caso non crede che l'abbinamento con l'uva sarebbe eccezionale. È un dolce molto genuino questo ma comunque non leggerissimo perchè i suoi 10 cucchiai di olio (sempre extra vergine comunque) ci sono ma sono necessari per dare sapore e sopratutto per conferire quella croccantezza tipica delle focacce unte. Tranquilli comunque che questa è leggermente unta ok? Fatemi sapere se questa ricetta vi è piaciuta e se la proverete. Un abbracciones |